Se c’è una cosa che abbiamo imparato dalla recente causa di Apple contro Samsung , è che Phil Schiller non è poi così freddo, calmo e raccolto come appare nei keynote e nei video di Apple. Abbiamo già visto come le preoccupazioni dell’uomo a riguardo degli spot Samsung “The Next Big Thing” lo avessero portato a chiedere a Tim Cook di cambiare agenzia pubblicitaria, ma ora conosciamo anche la sua reazione alla risposta dell’agenzia.
Da alcune email aggiuntive notiamo una accesa discussione tra Schiller e l’agenzia pubblicitaria di Apple a riguardo degli spot presenti, passati e futuri.
L’e-mail è iniziata con un tentativo di allinearsi da parte dell’agenzia con l’affermazione di Schiller: “Ha colpito anche noi e fa male. Noi comprendiamo la natura assolutamente critica di questo momento.”
L’agenzia potrebbe poi aver stuzzicato Phil in modo sbagliato quando ha citato la i problemi di commercializzazione di iPhone 4 con antennagate, ma è stato confrontare la Apple del 2013 con quella del 1997 che alla fine ha provocato una risposta di pugno di Schiller.
In qualche modo l’agenzia pubblicitaria sembrava indicare esempi di spot venuti male nella storia, in modo da allinearsi al pensiero di Schiller, ma quest’ultimo non è rimasto per nulla contento.
“Sono molto scioccato da questa risposta “, ha scritto Schiller.
Schiller ha proseguito affrontando il riferimento al 1997: “Questo non è il 1997.”
“Questo non suona come un percorso verso la realizzazione di grandi spot per iPhone e iPad che tutti dentro e fuori Apple sono orgogliosi di creare.” ha detto Schiller.
Certo, forse Steve Jobs avrebbe avuto una risposta ancora più diretta e colorata, ma Schiller può certamente tenere testa all’ex co-fondatore di Apple. Tuttavia, la risposta di Schiller ha portato però alle scuse da parte dell’agenzia pubblicitaria di Apple.
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