Macworld ha pubblicato un approfondimento sull’effetto “parallax” introdotto da Apple in iOS 7 e grazie al quale la home dell’iPhone gode di un effetto tridimensionale.
Una delle novità più sceniche di iOS 7 è data proprio dall’effetto parallasse destinato a cambiare il modo di interagire fisicamente, e visivamente, con i nostri iPhone e iPad. Tramite un processo di programmazione intelligente, ora un dispositivo con iOS 7 si trasforma in una lastra di vetro dietro alla quale gli utenti possono vedere un mondo tridimensionale che si sposta e si inclina insieme allo stesso dispositivo.
Prospettiva e parallasse
Il principio base che rende possibile questo effetto risiede nella percezione umana delle dimensioni. Dato che l’occhio funziona forzando la luce attraverso un unico punto, il cervello ha imparato a misurare le dimensioni degli oggetti in base all’angoltura apparente tra le estremità degli stessi. Il risultato è che gli oggetti più vicini tendono ad apparire più grandi, mentre quelli più lontani sembrano essere più piccoli.
Questa è la base della nostra percezione della prospettiva e la parallasse è semplicemente il moto apparente che gli oggetti assumono quando ci si muove intorno ad essi. Ad esempio, quando si viaggia in macchina o in treno, gli oggetti che sono più vicini a noi sembrano muoversi molto più rapidamente di quelli che sono più lontani, anche se è ovvio che, in realtà, tutto si sta muovendo alla stessa velocità.
Insieme ad un altro paio di trucchi fisici, prospettiva e parallasse svolgono un ruolo molto importante nel modo in cui percepiamo il mondo che ci circonda, rendendo possibile risolvere e dare un senso alle varie indicazioni visive registrate dai nostri occhi.
I concetti di prospettiva e parallasse sono strettamente correlati: gli oggetti che sono più vicini tendono ad occupare una porzione più ampia dell’angolo visivo dei nostri occhi, e quindi sembrano essere più grandi e muoversi più velocemente degli oggetti lontani.
Dagli oggetti ai telefoni
Su iOS 7, l’effetto di parallasse è, ovviamente, interamente simulato dal sistema operativo, con un piccolo aiuto da parte di una tecnologia hardware integrata su iPhone e iPad: il giroscopio. Tale giroscopio MEMS contiene un piccolo meccanismo in grado di vibrare ad una velocità nota quando è sottoposto ad una carica elettrica.
Quando si ruota il dispositivo su qualsiasi dei tre angoli di movimento, questa meraviglia della tecnologia umana, più piccola di un capello, tende a resistere al cambiamento di orientamento e questo permette all’hardware di misurare la velocità e la direzione nelle quali si trova un iPhone o un iPad quando vengono ruotati.
Lavorando insieme ad altri sensori conosciuti come accelerometri, il giroscopio permette al dispositivo di comprendere i cambiamenti della sua posizione relativa e con un buon livello di accuratezza.
Partendo da una stima abbastanza corretta della sua posizione iniziale fissa, data dal fatto che la maggior parte delle persone tendono a sollevare il telefono o il tablet a livello degli occhi quando vengono utilizzati, iOS può sfruttare queste tecnologie hardware per determinare l’angolo tra la superficie dello schermo e il nostro piano visivo, mentre i due piani si muovono l’uno rispetto all’altro.
I minuscoli sensori all’interno dell’iPhone e dell’iPad permettono di registrare quando il dispositivo viene spostato o ruotato in qualsiasi direzione. Associando questo aspetto con l’ipotesi secondo la quale il dispositivo viene tenuto per lo più all’altezza degli occhi, ecco che è possibile creare l’illusione della parallasse.
Parallasse per tutti
Partendo dall’hardware e dalla gestione software con relativa posizione conosciuta dell’iPhone o dell’iPad rispetto ai nostri occhi, l’equazione matematica per fornire l’illusione della profondità è abbastanza semplice: il software non deve far altro che organizzare queste informazioni e spostare tutti i contenuti della sua schermata uno rispetto all’altro (sfondo e icone), in base alla loro apparente distanza dall’occhio. Questo si traduce in un realistico effetto di percezione della profondità.
Se avete avuto modo di provare iOS 7 o di vedere la presentazione del sistema operativo, vi sarete accordi che questo sistema consente alle icone della schermata Home di apparire come se fossero al di sopra dello sfondo e rende anche possibile, ad esempio, avere un vero e proprio effetto 3D nelle schede aperte in Safari su iPhone.
Anche se i dettagli di iOS 7 non sono noti, è chiaro che Apple intende portare la visualizzazione “parallax” a tutti gli aspetti del sistema operativo: terminali come l’iPhone 3GS o l’iPad di prima generazione non potrebbero mai ottenere questo effetto, visto che non sono dotati di giroscopio, ma Apple potrebbe presto consentire agli sviluppatori di sfruttare questa tecnologie nelle singole app, così da poter ottenere risultati davvero interessanti. Anche perchè, Apple ha trovato il modo di sfruttare questa tecnologia senza intaccare la durata della batteria.
Genialità o espediente
Mentre molti effetti visivi sono immediatamente comprensibili, la parallasse su iOS 7 richiede un approccio pratico per essere apprezzata ed è quindi necessario provare dal vivo un iPhone o un iPad con tale sistema operativo. Le varie foto e i video che si vedono in giro, compresi quelli pubblicati da Apple, non rendono giustizia all’effetto finale che.
Una volta provato, sarà anche difficile spiegare e descrivere con parole l’effetto che regala questa nuova caratteristica di iOS 7: la schermata utente non è più una tela su cui sono dipinte le applicazioni, ma diventa una finestra su un mondo fisico, dove il finto realismo delle applicazioni si può quasi toccare con mano.
Ed è molto probabile che, una volta che gli sviluppatori di terze parti inizieranno a sfruttare questa funzione, l’effetto di parallasse cambierà il modo di interfacciarsi con le singole app e i giochi, con effetti impensabili fino a poche settimane fa.
Genialità, non espediente.