LiDAR: cos’è e come funziona lo scanner di iPhone e iPad

Sensore LiDAR

Il sensore LiDAR introdotto da Apple su iPhone e iPad, a partire da iPhone 12 Pro è una tecnologia che misura la distanza dagli oggetti circostanti fino a 5 metri, eseguendo una lettura a livello di fotone e a velocità nell’ordine dei nanosecondi. Di fatto, si tratta di un sistema capace di analizzare perfettamente la profondità, la distanza e l’ambiente circostante per agevolare le esperienze di realtà aumentata e di analisi e mappatura 3D. I vantaggi sono tantissimi, a partire dalle app da usare quotidianamente fino agli impieghi lavorativi più specifici.

Il sensore LiDAR per iPhone e iPad: quali modelli lo integrano?

Sensore LiDAR

Il sensore LiDAR è stato introdotto per la prima volta su iPhone, a partire dall’iPhone 12 Pro e 12 Pro Max. In questo caso, il sensore LiDAR si trova sul retro del dispositivo, accanto alla fotocamera. Dopo il lancio su iPhone, Apple ha introdotto questo sensore anche su iPad Pro.

Ad oggi, è possibile trovare il sensore LiDAR sui seguenti modelli di iPhone e iPad:

  • iPhone 12 Pro
  • iPhone 12 Pro Max
  • iPhone 13 Pro
  • iPhone 13 Pro Max
  • iPhone 14 Pro
  • iPhone 14 Pro Max
  • iPhone 15 Pro
  • iPhone 15 Pro Max
  • iPad Pro 12,9″ 4ª generazione
  • iPad Pro 12,9″ 5ª generazione
  • iPad Pro 12,9″ 6ª generazione
  • iPad Pro 11″ 2ª generazione
  • iPad Pro 11″ 3ª generazione
  • iPad Pro 11″ 4ª generazione

Le applicazioni del sensore nella vita quotidiana

Sensore LiDAR

Il sensore LiDAR ha molte applicazioni nella vita quotidiana, a partire dai miglioramenti sulla fotocamera degli smartphone. Inoltre, il sensore può essere utilizzato per la navigazione indoor, per la misurazione delle distanze e delle dimensioni degli oggetti, ad esempio durante lavori di ristrutturazione, o persino per controllare lo spazio disponibile per un nuovo arredamento e simulare l’installazione di mobili e complementi d’arredo in realtà aumentata.

Realtà aumentata iPad

Infine, il sensore LiDAR può essere utilizzato anche in campo medico, per la creazione di modelli 3D di parti del corpo umano, ad esempio per scopi di ricerca, oppure in campo archeologico, ingegneristico e via discorrendo.

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