Tim Cook alla D11: perché Apple produce solo un iPhone?

Durante l’intervista tenutasi alla D11 di AllThingsD, Tim Cook ha rilasciato degli importanti dettagli sulla futura gamma di iPhone. Al CEO di Apple è stato esplicitamente chiesto se nelle future strategie di Apple possa cambiare qualcosa per quanto riguarda gli aggiornamenti hardware dell’iPhone. Perché Apple produce un solo iPhone all’anno?

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Il mercato è cambiato e la richiesta del pubblico è cambiata di conseguenza. C’è chi chiede ad Apple un iPhone con funzioni limitate e con prezzo più accessibile per poter finalmente entrare nell’ecosistema dell’azienda e accedere ai contenuti offerti da App Store, iTunes Store e iBookstore; c’è poi chi desidera un telefono con display più grande rispetto a quello che Apple offre con il suo iPhone 5. Perché Apple produce il suo unico smartphone in unico standard? Questa è stata forse la domanda più importante a cui Tim Cook ha dovuto rispondere durante la D11 di AllThingsD.

In modo molto sincero e diretto, Tim Cook ha risposto che Apple ha prodotto un unico iPhone all’anno fino ad ora, ma questo non impedisce all’azienda di cambiare le carte in tavola per il futuro. Il riferimento va chiaramente all’iPhone economico che, secondo gli addetti ai lavori, potrebbe essere annunciato già nell’anno in corso e in parte anche all’arrivo di un “iPhone maxi” che possa superare, in dimensioni e forse anche in funzioni, l’attuale iPhone 5 (anche se su quest’ultimo restano alcuni dubbi).

In ogni caso, esattamente come avvenuto con la serie iPod, Apple potrebbe finalmente estendere la sua gamma di iPhone per incontrare le diverse richieste di un pubblico sempre più esigente, a patto che, appunto, un iPhone diverso dal modello di riferimento (ad esempio, l’iPhone 5 per il 2012) sia giustificato da un utilizzo almeno in parte differente. Vale a dire che se sarà iPhone economico, questo dovrà avere delle differenze anche utilitaristiche rispetto all’iPhone 5, e non limitarsi ad un abbassamento del prezzo in funzione di una minore qualità complessiva. Stesso discorso per un iPhone che si avvicinerebbe per la prima volta ad un “phablet”: non è escluso, anzi è probabile, ma è necessario che abbia un utilizzo differente e un pubblico differente.

In alternativa, questi prodotti sarebbero inutili e Apple correrebbe lo stesso rischio – quello della inarrestabile frammentazione – che sembra non interessare produttori come Samsung.

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