Melablog ha pubblicato un’interessante intervista a Mario Refetto, sviluppatore dell’applicazione XMS7, applicazione per inviare MMS quasi o del tutto gratuitamente, il quale, in un articolo sul suo blog, ha fornito alcuni dettagli circa la pirateria su iPhone.
Lo sviluppatore ha dichiarato che la sua applicazione XMS7, alla prima uscita, è stata crackata e rilasciata in brevissimo tempo per vie traverse. In seguito il programmatore, dopo aver pubblicato un nuovo aggiornamento obbligatorio (versione 1.1.1) dell’applicazione, aggiungendo al suo interno un codice di controllo particolare, ha reso impossibile il crack con i tool di cracking più famosi che girano sul web.
Fino a prima del rilascio della 1.1.1 il 60% delle copie erano acquistate mentre il 40% erano crackate. Dopo il rilascio della nuova versione la proporzione è cambiata in 70% acquistate e 30% crackate
Mario Refetto sottolinea che gli utilizzatori massivi dell’applicazione (fino a 1500-1600 messaggi per persona) erano proprio coloro i quali usavano la versione crackata del programma.
Melablog chiede allo sviluppatore se Apple abbia qualche responsabilita riguardo la dilagante pirateria delle applicazioni App Store ed egli afferma:
Se Apple vendesse un terminale su cui si potessero installare solo applicazioni certificate, penso che il numero degli iPhone in giro sarebbe sicuramente più basso, quindi le applicazioni crackate, a mio avviso, aumentano in maniera proporzionale alla diffusione di iPhone. Ed al il guadagno ad Apple.
Ma se il Rip Dev è riuscito a trovare un sistema per evitare il crack delle applicazioni, non vedo perchè in Apple non ci possano riuscire.
Potete leggere l’intervista completa su MelaBlog qui.
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